Il Museo virtuale degli ecosistemi e degli ambienti naturali

ESPLORA la bellezza e la complessità della natura, APPRENDI i meccanismi e i processi attraverso cui il mondo naturale opera e SCOPRI le sfide e le strategie nel conservare gli ecosistemi, un patrimonio indispensabile alla nostra stessa sopravvivenza.

Il museo

Questo museo virtuale è uno strumento di divulgazione e di apprendimento, rivolto alle scuole superiori e agli studenti dei primi anni di università, ma anche a tutte le cittadine e i cittadini interessati a capire come funziona il mondo naturale che ci circonda.
È “virtuale” ma non può e non deve sostituire l’esperienza diretta del mondo reale: una passeggiata in un parco naturale, in montagna, in un bosco o in una zona umida... è quindi un invito a conoscere e a sperimentare di persona l’importanza e la bellezza della natura, assaporando il vento, i profumi, i suoni e i colori di ciò che ci circonda.

Le "sale" del museo

Questo museo virtuale considera, come esempio, quattro ambienti naturali, a ciascuno dei quali è dedicata un’intera sala: la montagna, le zone umide marino-costiere, le regioni semiaride e l’Artico. I primi tre ambienti sono tipici del nostro Paese, mentre le zone artiche sono importanti per le relazioni ecologiche e climatiche con le altre regioni del Pianeta, e sono studiate da decenni dalla comunità di ricerca scientifica italiana. In ciascuna sala, ci troviamo in una località principale, descritta in modo dettagliato, ma possiamo visitare brevemente altre aree che esemplificano la stessa tipologia di ambiente ma con caratteristiche diverse. Si entra in ciascuna sala attraverso un padiglione introduttivo, un preludio alla visita che racconta cosa siano gli ecosistemi, cosa la biodiversità, come si studiano, come si possono e devono preservare.

La biodiversità

La biodiversità è l’insieme delle forme con le quali si presenta la vita sulla terra. Una delle stime più utilizzate per esprimere la biodiversità di un territorio è il numero di specie presenti. Ma la biodiversità è anche la varietà degli ecosistemi, che a loro volta sono costituiti dagli habitat nei quali vivono le diverse specie di vegetali, animali, miceti, microrganismi. Ciascuna specie, a sua volta, può poi essere suddivisa in varie popolazioni che al loro interno sono ulteriormente diversificate a livello genetico, in quanto nessun individuo è identico a un altro. Oggi, la biodiversità è fortemente minacciata dalle attività umane, che hanno portato alla scomparsa di un gran numero di specie e alla perdita di molti habitat naturali. La conservazione e il ripristino della biodiversità è oggi una delle priorità a livello mondiale.

Giuseppe Bogliani è uno dei più noti ornitologi italiani. Ha insegnato all’Università di Pavia e dal 2015 è presidente del CISO – Centro Italiano Studi Ornitologici. È autore di molte pubblicazioni scientifiche e svolge un’intensa attività di divulgazione.

La geodiversità

La geodiversità – talvolta chiamata “la compagna silenziosa della biodiversità” – è l’insieme delle forme, dei materiali e dei processi che costituiscono la componente geologica, geochimica e geomorfologica del nostro pianeta. La geodiversità ha origine nei fenomeni che avvengono all’interno della Terra e nella diversità delle rocce e dei processi che le hanno generate, è nella diversità dei minerali, con le loro moltitudini di forme, colori, strutture cristalline, è nella complessa geomorfologia della superficie del nostro pianeta. La geodiversità è alla base della ricchezza dei paesaggi naturali e modula la biodiversità degli organismi viventi, degli ecosistemi e degli ambienti, controllandoli e modificandoli, ed è a sua volta profondamente influenzata dai processi biologici.

Gli ecosistemi

Un ecosistema è l’insieme degli organismi viventi, delle variabili fisiche, chimiche e geologiche e dei processi e delle interazioni che avvengono fra loro, portando ad un complesso sistema interagente. Il concetto di ecosistema ha portato con sé un nuovo modo di avvicinarsi allo studio della natura: per l’ecologia, il confine tra l’energia e la materia è più sfocato e l’insieme delle relazioni e delle interazioni tra specie e quelle tra specie e ambiente diventa il centro dell’attenzione. Questo approccio ha le sue basi nel lavoro del grande naturalista Alexander von Humboldt, che fra la fine del ‘700 e nei primi decenni dell’800 ha posto le basi per la visione della natura come un grande insieme di cicli e processi connessi l’uno con l’altro.

Elisa Anna Fano è una delle più note studiose di ecologia degli ambienti umidi d’acqua dolce e costieri in Italia. Ha insegnato presso l’Università degli Studi di Ferrara, è stata presidente della Società Italiana di Ecologia, ed è attualmente presidente della Federazione Italiana di Scienze della Natura e dell'Ambiente (FISNA).

Ecosistemi montani

Gli ambienti montani, a causa della eterogeneità delle loro caratteristiche fisiche, topografiche e climatiche, creano un mosaico di habitat che cambia con l’altitudine e generano un altissimo livello di biodiversità. Le montagne ospitano alcuni dei più rari ecosistemi del mondo, capaci di resistere a condizioni estreme, popolati da specie animali e vegetali molto particolari.

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Ecosistemi semi-aridi

Ci vuole molta tenacia per sopravvivere dove l’acqua scarseggia. Ancora di più se l’acqua, da troppo poca, talvolta diventa troppa, come nelle aree semiaride che caratterizzano gran parte delle coste mediterranee. Gli ambienti aridi e semiaridi sono spesso difficili, a prima vista inospitali, ma rivelano una ricchezza di vita, di adattamenti, di ecosistemi difficile da immaginare se non la si osserva e studia attentamente. Guardandoli da vicino, diventano fra gli ambienti più affascinanti del nostro pianeta.

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Ecosistemi umidi costieri

Le aree costiere sono un mosaico di ecosistemi diversi e sono caratterizzate da un’alta biodiversità di piante e animali. Queste zone umide, ricchissime di vita, posseggono una bellezza particolare, ospitano comunità vegetali sempre più complesse man mano che si penetra nella terraferma e sono un rifugio per molte specie di anfibi, rettili, uccelli e mammiferi che non potrebbero sopravvivere altrove.

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Ecosistemi artici

L’Artico non è un continente: la regione artica è un insieme di acqua e di terraferma, di ghiacci marini e di ghiacciai continentali. Incredibile è il complesso sistema di relazioni che l’Artico ha con il resto del Pianeta, ad esempio la grande influenza che l’Artico ha sul clima alle nostre latitudini. Qui le piante e gli animali sono fortemente specializzati per adattarsi al clima rigido. Ma il riscaldamento globale, in Artico molto più intenso che altrove, rende questi fragili ecosistemi degni dell’attenzione dei ricercatori e della massima protezione.

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L'archivio

L'archivio costituisce un enorme patrimonio memoriale, il luogo dove ricostruire le tracce del passaggio umano, ambientale, culturale, l'evolversi della vita quotidiana scandita dalle norme del vivere civile. Per tali motivazioni è oggi doveroso riservare all'archivio un'attenzione del tutto nuova e "sentimentale", curandosi dei documenti storici e muovendosi tra di essi, come fossero i documenti della nostra personale famiglia.

La teca digitale

Risorse esterne

Gli eventi

Il Museo virtuale promuove, organizza o sostiene iniziative di carattere scientifico per la ricerca sulla biodiversità e gli ecosistemi. Segui i nostri eventi per essere aggiornato sulle ultime attività, per accedere ai programmi e ai materiali degli eventi più importanti.